La rilevanza di alcuni comportamenti extra sportivi degli atleti – CFA FIGC SSUU 89 del 28 febbraio 2024
La rilevanza di alcuni comportamenti extra sportivi degli atleti – CFA FIGC SSUU 89 del 28 febbraio 2024

La rilevanza di alcuni comportamenti extra sportivi degli atleti – CFA FIGC SSUU 89 del 28 febbraio 2024

Introduzione

Un caso recente nel panorama del diritto sportivo ha attirato l’attenzione per la sua complessità e le implicazioni etiche e giuridiche che comporta. La decisione CFA SSUU 88 del 28/02/2024 si colloca in un contesto delicato, dove i confini tra condotta personale e responsabilità sportiva si intrecciano, sfidando il concetto di autonomia dell’ordinamento sportivoe sollevando questioni fondamentali sul ruolo della giustizia sportiva.

Il fatto

Il cuore della vicenda risiede in un procedimento disciplinare avviato dalla Procura federale contro alcuni calciatori, accusati di aver molestato una giovane atleta olimpionica. Inizialmente, il caso fu archiviato nonostante la gravità delle accuse, poiché si riteneva che le azioni contestate fossero estranee all’ambito sportivo. Tuttavia, il Procuratore Nazionale dello Sport ha contestato tale decisione e portato la questione dinanzi al Tribunale Federale Nazioanle.

Le norme

Il caso si concentra sulla norme chiave del Codice di Giustizia Sportiva (CGS):  l’articolo 4, comma 1, che sancisce l’importanza del rispetto dei principi di lealtà, probità, correttezza e rettitudine morale. Queste norme si allineano ai principi espressi nello Statuto del CONI e nel Codice di Comportamento Sportivo CONI. Ciò estende significativamente l’obbligo di condotta integra a ogni aspetto della vita degli atleti.

Di conseguenza, i comportamenti in questione, secondo l’impostazione della decisione, rientrano nell’ambito del CGS, che richiede agli atleti di mantenere una condotta esemplare sia dentro che fuori dal campo sportivo. La controversia ha evidenziato la necessità di considerare gli atti compiuti dagli sportivi non solo nell’arena sportiva, ma anche nelle loro interazioni quotidiane, in quanto questi possono riflettere sull’immagine e sui valori dell’intero settore sportivo.

La questione della giurisdizione

La disputa principale si è focalizzata sulla giurisdizione degli organi di giustizia sportiva e sulla competenza a trattare comportamenti che riflettono sui valori essenziali dello sport e dell’etica atletica, pur avvenendo al di fuori dell’ambito strettamente sportivo.

La condotta degli atleti nell’ordinamento sportivo.

Il caso ha messo in luce l’importanza di mantenere una condotta irreprensibile in tutti gli aspetti della vita, non solo nell’ambito sportivo. Ha evidenziato come la reputazione e l’integrità degli atleti influenzano profondamente l’immagine dello sport.

Questo episodio solleva questioni pertinenti sull’influenza che gli atleti hanno come modelli nella società. La loro visibilità pubblica porta a considerare le loro azioni in una luce che trascende le performance sportive, evidenziando la necessità di un comportamento esemplare. La decisione della CFA incarna il principio secondo cui le figure sportive devono esercitare la massima cautela, poiché questo si riflette sullo sport nel suo complesso.

Anche il Collegio di Garanzia dello Sport si era espresso in tal senso con la Decisione n. 10/2024, annullando parzialmente la precedente decisione della CFA e definendo il principio di diritto secondo cui le norme di condotta si estendono a comportamenti extra-agonistici che riflettono sui valori dello sport.

Conclusione

La decisione in esame apre un dibattito significativo sul ruolo del diritto sportivo nel regolare la vita degli atleti. Ci spinge a evidenziare come le azioni personali possono avere ripercussioni professionali e pubbliche. Questo caso ci ricorda che, come figure pubbliche, portano il peso di aspettative che vanno oltre le loro prestazioni sportive. Essi sono ambasciatori dei valori di lealtà e integrità che lo sport intende promuovere.

Inoltre, la sentenza stabilisce un precedente fondamentale che potrebbe influenzare il trattamento futuro di casi simili. Afferma chiaramente che la condotta degli atleti, anche al di fuori dell’ambiente competitivo, è rilevante per il loro status e può portare a sanzioni disciplinari se contraria ai principi dello sport. È quindi necessario che gli atleti siano costantemente consapevoli delle conseguenze dei loro atti e del fatto che ogni azione può avere un impatto sulla loro carriera e sull’onore dello sport.



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